Preparare una tesi sui parchi a tema

E intervista a Giorgio Tauber

di Sergio Paludetti

«Una tesi di laurea è un elaborato dattiloscritto, di una lunghezza media variabile tra le cento e le quattrocento cartelle, in cui lo studente tratta un problema concernente l’indirizzo di studi in cui si vuole laureare.».

Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, La nave di Teseo, Milano 2019

Un argomento d’interesse per chi si approccia a laurearsi è la tesi di laurea e, per quanto concerne la progettazione dei parchi a tema, gli argomenti di tesi possono essere tra i più disparati: progettare un parco, la storia delle attrazioni, le differenze tra un parco divertimenti e un parco a tema, il caso di Disneyland, la nascita di Gardaland e tanti altri argomenti di ricerca più o meno innovativi.

universitari

L’inizio della ricerca

La tesi può diventare l’inizio di una ricerca più ampia che continuerà anche dopo la laurea oppure un argomento di futura pubblicazione, come un articolo o un libro.

I criteri che vengono considerati per fare una tesi sono i seguenti:

  1. Individuare un argomento preciso
  2. Raccogliere documenti sull’argomento scelto
  3. Mettere in ordine i documenti
  4. Riesaminare l’argomento con i documenti trovati
  5. Dare forma alle riflessioni
  6. Fare in modo che chi legga sia in grado di capire cosa si voglia dire

Fare una tesi significa essere ricercatori dell’ordine, è infatti un’esperienza di lavoro metodico che serve a chi la redige e soprattutto dovrebbe servire ai futuri lettori.

La prima cosa da prendere in considerazione, quando viene approcciata la realizzazione di una tesi che tratta di parchi a tema, è di non occuparsi di troppe cose. Data la vastità dell’argomento si potrebbe partire dagli antichi romani fino ad arrivare ai giorni nostri, ma è utile poter scegliere con cura un argomento più specifico, «una tesi troppo panoramica costituisce un atto di superbia.». Se invece l’argomento scelto è molto preciso, lo studente si troverebbe davanti alla commissione a parlare di un argomento probabilmente non noto e quindi poter dimostrare tutto lo studio, la ricerca, l’analisi e la critica che è stata fatta sull’oggetto scelto.

Se prendessimo ad esempio una tesi intitolata Storia ed evoluzione dei parchi a tema, analisi degli stili, delle strutture e dello stato sociale a oggi, occorrerebbe analizzare tutte le accezioni del termine, in tutta la cultura passata e contemporanea, compilare una lista delle affinità e differenze con i luna park e parchi di divertimento, ma procedendo ci si accorgerebbe che l’argomento è troppo lungo e complesso da approfondire.

Bibliografia

La ricerca bibliografica

La letteratura legata ai parchi a tema è relativamente scarna nel nostro Paese, occorre fare un’adeguata ricerca e aver presente tutti gli studiosi che hanno trattato l’argomento, anche minori, sia su supporto cartaceo (libri, riviste, articoli) sia online e, in particolare, un’attenta analisi va fatta sui testi esteri, i quali presentano una letteratura più ampia riguardo i parchi a tema. In questa sede non verrà fornita una bibliografia completa, perché la ricerca della stessa è parte della realizzazione della tesi.

Scegliere il relatore

Un’altra scelta rilevante è quella del relatore il quale discute l’evoluzione della tesi passo dopo passo con lo studente. Il relatore scelto dovrà essere interessato all’argomento o ad approfondire le sue conoscenze proprio in seguito alle ricerche condotte dallo studente sul tema. Se possibile, l’aggiunta di un correlatore esterno ma inerente al settore affrontato sarebbe ideale. I parchi a tema non sono ancora sufficientemente affrontati nello studio italiano in architettura, design e scenografia. Per questa ragione, la scelta di un correlatore che conosca questi argomenti permette di essere seguiti perfettamente durante la fase di stesura.

John Hench
John Hench, Imagineer e noto, tra le altre cose, per essere stato il primo progettista di Tomorrowland a Disneyland

Ciò che verrà dato per scontato magari non lo sarà per il relatore e/o per i lettori, per questo l’aiuto di un correlatore o di un esperto esterno permette la realizzazione di una ricerca più corretta. Un esempio potrebbe essere quello di definire sempre tutti i termini tecnici adoperati. Se si parla di dark ride bisognerà essere in grado di spiegare il termine al lettore che non conosce l’argomento. Una volta che si è deciso a chi scrivere, bisogna decidere come scrivere. Bisogna sempre ricordarsi che chi scrive non è John Hench e il suo interlocutore non è Walt Disney.

Giorgio Tauber
Giorgo Tauber, dal video Io e Gardaland, di Federico Tacca, produzione Luca Rossin

Giorgio Tauber racconta la sua esperienza

Per questo articolo è stato intervistato Giorgio Tauber, grande osservatore e instancabile curioso che da anni studia tutto ciò che lo circonda per trarre ispirazione per i suoi progetti. Dopo l’esperienza milanese con la casa editrice Mondadori e la gestione di un campeggio sul lago di Garda, Tauber viene notato da uno dei suoi fornitori, l’imprenditore Livio Furini. Il quale, anni dopo, sarebbe tornato per assumerlo e nominarlo direttore del suo parco: Gardaland. Una lunga esperienza quella di Tauber con il parco gardesano. Dal 1974 al 1996, collabora a trasformare un piccolo parco conosciuto a pochi in uno dei parchi più grandi e noti in Italia, in Europa e nel mondo. Tauber ricorda con piacere gli anni passati a Gardaland, sempre contrassegnati da un attento miglioramento e studio delle strutture estere: «Quando avevo quindici giorni di ferie, ne approfittavo per visitare i parchi nel mondo. Quello che ho imparato dagli americani è utilizzare la tecnologia al servizio del divertimento».

Tauber ha collaborato con tanti studenti che negli anni hanno chiesto il suo supporto per la realizzazione della loro tesi di laurea. In questa intervista racconta la sua esperienza e l’importanza di essere persone motivate e formate per trovare il lavoro dei sogni.

Quale sarebbe il consiglio che si sentirebbe di dare alle nuove generazioni di progettisti che si affacciano al mondo dei parchi?

Il mio consiglio è di seguire le proprie idee, le proprie capacità e la propria creatività. Sono tre fondamenti questi a cui dobbiamo essere saldamente ancorati. Durante il percorso sarà inevitabile trovare qualcuno che ci devia, ma non dovremo farci portare fuori strada. Molti giovani mi chiedono cosa devono fare per lavorare in questo settore e io rispondo sempre: creare, creare e creare. Quando sei sul mercato del lavoro ti batti contro tutti, non bisogna essere delle fotocopie, bisogna andare controcorrente e nel tuo progetto devi mettere i tuoi tre punti: idee, capacità e creatività, allora avrai l’arma vincente in questa battaglia. Questa per me è la base da cui partire. Poi c’è tutto un discorso successivo di esperienza e formazione che rende ancora più importante il tutto. Bisogna imparare a sbagliare, a imparare dai propri errori, costantemente formarsi e come si dice: “bisogna aver fatto anche un po’ di gavetta”.

Massimiliano Freddi
Giorgio Tauber e Massimiliano Freddi a Leolandia, differenti generazioni di direttori di parchi a tema

Come imprenditore, quanto è importante avere nel proprio staff una persona formata?

Nel mio gruppo di lavoro tutte le persone sono formate e hanno una certa esperienza, ognuno nel suo settore. Quando abbiamo bisogno di gente nuova cerchiamo dei creativi che, anche se al di fuori del settore dell’intrattenimento, siano volenterosi e pronti per essere formati sul luogo di lavoro. Una formazione è una scalata lenta ma costruttiva. La base è dimostrarsi creativi, studiosi e in grado di imparare. Una buona preparazione scolastica, accademica o universitaria, crea la struttura solida su cui possiamo andare a formare i progettisti del domani.

So che ha collaborato con tanti studenti che hanno scelto come argomento di tesi i parchi a tema. In che modo può aiutare questi studenti?

Ho avuto il piacere e l’onore di poter aiutare giovani studenti che si approcciavano alla tesi di laurea in svariati modi. Cerco sempre di sostenerli nel progetto di realizzazione fornendogli il materiale, le informazioni, e mi fa piacere rispondere alle loro domande, sia sulla nascita dei parchi a tema in Italia, sia sulla storia di Gardaland o anche su aspetti più tecnici o commerciali. Anni fa, ho aiutato un ragazzo che doveva laurearsi in un percorso universitario sul turismo e sul commercio. Fece una tesi sul business di Gardaland e di Disneyland Paris e la fece così bene che servì anche a me. Questo ci dimostra quanto sia importante fare la fatica di diventare “esperti” dell’argomento che scegliamo come tesi. Se lo studente lavora seriamente su un tema molto preciso si trova a controllare un materiale ignoto alla maggior parte dei lettori che lo leggerà.

Cosa ne pensa del progetto Parks & Fun University?

Sono favorevole a questo progetto. Bisogna creare una cultura intorno a questo mondo e stare vicino ai giovani che si vogliono approcciare ai parchi a tema. Un approccio importante è anche quello di imparare conoscendo ciò che è già stato fatto. Oggi, grazie all’avvento di internet, le distanze si sono accorciate e bisogna conoscere le realtà estere. Io stesso, quando avevo quindici giorni di ferie, ne approfittavo per visitare i parchi nel mondo. Quello che ho imparato dagli americani è utilizzare la tecnologia al servizio del divertimento. Bisogna indurre chi vuol progettare parchi a tema a girare il mondo e conoscere le altre realtà, appoggiare le giovani menti con questi nuovi strumenti è fondamentale. Ritengo che il vostro progetto sia molto importante e voglio dire a chi ci legge che solo frequentando gli ambienti giusti si impara.

Conclusioni

Conclusioni

Giorgio Tauber ancora oggi rimane un eccellente studente perché, nonostante la sua lunga carriera, non smette mai di imparare. Il suo spirito giovane e la sua instancabile voglia di apprendere l’hanno reso uno dei più noti e apprezzati imprenditori legati al mondo dei parchi a tema. La cultura è un aspetto alla base della nostra società e affrontare un percorso di laurea apre la mente dell’individuo. Concludendo, si vuole mostrare quanto sia importante scegliere con cura l’argomento della propria tesi, la scelta delle documentazioni e gli strumenti, di valutare e di operare nella creazione della propria tesi non solo con i relatori, ma cercando anche le persone che nel settore dei parchi a tema possano aiutarvi. Persone come Giorgio Tauber e tanti altri specialisti, creativi e imprenditori che sono disposti ad aiutare studenti di qualsiasi età per affrontare e vincere la sfida della tesi di laurea. Anche un buon progettista deve continuare a studiare.

Bibliografia

Umberto Eco, Come si fa una tesi di laurea, La nave di Teseo, Milano 2019

Giorgio Tauber, Nel mondo dei parchi, Facto Edizioni, Padova 1992

Giorgio Tauber, Tabù nel mondo dei parchi, Edizioni Stimmgraf, Verona 2015

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